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Ecomuseo Anagnia: dentro e fuori il monte ristretto

Dentro e fuori il monte ristretto

Che cos'è un Ecomuseo?

"Un ecomuseo è qualcosa che rappresenta ciò che un territorio è, e ciò che sono i suoi abitanti, a partire dalla cultura viva delle persone, dal loro ambiente, da ciò che hanno ereditato dal passato, da quello che amano e che desiderano mostrare ai loro ospiti e trasmettere ai loro figli. L'ecomuseo non è un museo, è "ovunque" "


De Varine

 

 

L'Ecomuseo è un modo nuovo di guardare al proprio patrimonio: siamo noi, la cittadinanza tutta che diventa attore territoriale attivo e dinamico e ogni aspetto diventa un patrimonio culturale totale e diffuso. Non più un museo-vetrina, luogo fisico, non c'è più una collezione di quadri o statue da osservare: con l'Ecomuseo si va alla ricerca dell'esperienza del patrimonio paesaggistico e tradizionale che la nostra città ci offre.

Eco-museo: da Oikòs (casa) e Museion (luogo sacro alle Muse). Un museo di ciò che è casa.

L'Ecomuseo Anagnia - dentro e fuori il Monte Ristretto è un'istituzione culturale che vuole assicurare in modo permanente sul nostro territorio, quindi la valorizzazione di un insieme di beni naturali e culturali, rappresentativi del nostro ambiente , dei modi di vita che vi succedono e della popolazione stessa.

I protagonisti

I ragazzi cittadini di Anagni

I ragazzi del progetto "Giovani C-Reattivi" grazie al Comune di Anagni in collaborazione con Associazione Onda Onlus, Associazione Pro Loco Anagni e Global&Local SRL hanno realizzato il nostro Ecomuseo.

Abbiamo scelto come nome Anagnia, come il nome antico della nostra città.

Da dove viene? Noi lo abbiamo ripreso da Virgilio, nello specifico da un passaggio dell'Eneide che recita:

"Et roscida rivis Hernica Saxa colunt, quos dives Anagnia pascit"
"Quelli che abitano le rocce Erniche bagnate da ruscelli rugiadosi, i quali la ricca Anagni nutre".

Un nome antico, che richiama al passato, alle origini, a qualcosa che non c'è più o forse, semplicemente, non riusciamo più a vedere, così sbiadito da essere diventato quasi invisibile.

Una riscoperta, dunque. L'utilizzo del nome del passato ci aiuta a ritrovare e valorizzare il patrimonio immateriale disperso tra le pieghe della storia, a dare un futuro al nostro passato, a vedere qualcosa che non c'è più e che rischia di essere dimenticato.