L'antica porta d'Anagni
Porta Cerere ha da sempre mantenuto il suo nome, a testimonianza del profondo legame di questa città con l'omonima dea pagana Cerere, protettrice del grano e dell’abbondanza.
Attualmente è posizionata verso nord, mentre anticamente era situata all’altezza della scalinata di San Paolo (o, come lo chiamano gli anagnini, Ju Spreco). Venne riposizionata nel Cinquecento, contestualmente al rifacimento delle mura a seguito della fortificazione di Anagni come piazzaforte: assai danneggiata durante i cannoneggiamenti del Viceré di Napoli, impegnato nell’assedio alla città e nella guerra contro lo Stato pontificio, Porta Cerere ha subito diverse fasi ricostruttive e di spostamento, fino ai lavori degli anni Trenta dell’Ottocento che le hanno conferito le attuali forme. Le mura così divennero più basse, ma più spesse, con il piazzamento di terrapieni dietro la cinta muraria.
Il progetto attuale della porta fu realizzato dall’ingegner Martinelli.