Mostra papale
La storia del palazzo
Situata sul lato meridionale dell’antica acropoli anagnina, la Casa madre delle Suore cistercensi della carità comprende una serie di edifici medievali e la chiesa dei santi Cosma e Damiano. I lavori settecenteschi eseguiti per volere della fondatrice suor Claudia De Angelis hanno modificato l’assetto medievale dell’intera zona creando un unico corpo ed eliminando i passaggi pubblici tra i vari edifici.
Spicca sicuramente l’imponente mole del palazzo papale di Gregorio IX (oggi sede del Museo “Bonifacio VIII”) che nel 1230 fu teatro dell’incontro tra il papa anagnino e Federico II di Svevia. Definito dimora mirabile già all’epoca, è la risultante di diverse fasi costruttive che culminarono coi lavori eseguiti sotto i Caetani alle fine del Duecento dopo essere stato acquistato da Pietro II Caetani nel 1297.
Contestualmente, il nipote di Bonifacio VIII acquistò anche un altro edificio posto sulla Via Maggiore, compreso tra la chiesetta di san Michele e quella che proprio in quegli anni era divenuta la Piazza del Conte (oggi Bonifacio VIII). Purtroppo le pesanti modifiche settecentesche hanno reso meno evidente il riconoscimento di questo edificio.
Il museo
Il Museo “Bonifacio VIII”, situato al primo e secondo piano dell’edificio che fu di Gregorio IX ospita memorie legate alla suora fondatrice del Monastero e alla storia del palazzo. Molto belle le due sale del piano superiore che si presentano nelle originali forme duecentesche, decorate con eleganti pitture riproducenti scacchiere in posizione di gioco (Sala delle scacchiere) e varie specie di volatili, probabilmente ispirate al trattato di falconeria molto in voga al tempo dell’imperatore Federico II (Sala delle oche). Le tematiche scelte per queste due sale vanno sicuramente collegate all’ambiente di corte, ospitato in questo edificio.