LE VIE DELL'ACQUA

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LE VIE DELL'ACQUA

La risorsa fondamentale di Anagni

Uno degli itinerari di fondamentale importanza di questo Ecomuseo sarà quello che parla de “Le vie dell’Acqua”. Perché è di fondamentale importanza? 

Anagni era un paese ricco di fonti d’acqua (Roscida rivis, ricordate?), il territorio anagnino rispetto a quello degli Equi e dei Latini era quello più ricco di riserve idriche, anche se non si direbbe poiché ai giorni nostri il livello dell’acqua è sceso di 20 metri rispetto al suolo. 

A dimostrazione di ciò, c’è il fatto che un contadino anagnino ha rinvenuto nel proprio terreno un ferro di cavallo, poi attribuito ad Annibale, scavando ben quattro metri sotto la terra.

Corsi d’acqua e la formazione del Tufo 

Dal monte ristretto poi vi si collegavano diversi canali che portavano l’acqua verso la pianura, ossia nella zona di Osteria della Fontana, dove c’era anche il Circo Marittimo (Compitum Anagninum), il luogo in cui gli Ernici si riunivano per prendere le decisioni relative alla vita delle popolazioni. . 

Per avere un’idea dell’importanza che l’acqua ricopriva in questo territorio, basta pensare ai nomi delle zone che circondano questa città: Osteria della Fontana, appunto, Pantanello, le Vaschette, l’acqua è sempre presente.

Questa zona era una zona di grandi laghi ed è proprio quest’acqua che ha reso possibile la formazione del calcare: è dal calcare che nasce la tartara, pietra calcarea appunto, il materiale per eccellenza con cui e su cui è stata costruita la città.

Il territorio di Anagni è inoltre ricco di sorgenti di acqua, ad esempio il fiume Sacco e i suoi affluenti che hanno contribuito al sostentamento idrico della stessa Anagni e dei paesi vicini. Le più importanti sono le sorgenti di Tufano e della Sala, ambedue nel territorio di Anagni, utilizzate per soddisfare i bisogni idrici della città e di qualche comune limitrofo.

Nel 1974 la sorgente di Tufano aveva una portata di 0,70 mc/sec.; attualmente la sua portata è quasi raddoppiata ed è utilizzata oltre che per bisogni di approvvigionamento idrico del Comune anche dal consorzio di bonifica.

Ad oggi non abbiamo tante tracce per quanto riguarda l’acqua, perché molte delle fontane antiche non le abbiamo più, pensate che erano circa 26 nel solo centro storico.

L'unica rimasta è la Fontana di San Pietro, che si trova sotto il convitto Principe di Piemonte, mentre all'esterno della città possiamo ammirare alcune tracce di queste antiche fontane a Fontana Vetere e Fontana Acetosa di S. Filippo.

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